Psicologi di Puglia: “L’inizio della scuola si avvicina, ma manca da vaccinare il 40% dei ragazzi” – Ruvo Live
Ruvo, 19/08/2021 – La vicepresidente Giovanna Pontiggia: “Bisogna salvaguardare la socializzazione. Vaccinarsi è un dovere per sé stessi e nei confronti dell’altro”
Le lezioni in presenza riprenderanno tra poco più di un mese e se l’obiettivo è vaccinare, e quindi immunizzare, almeno il 60% dei ragazzi prima che riaprano le scuole, bisogna fare in fretta.
Così, in una nota, l’Ordine degli Psicologi di Puglia.
“Le difficoltà più grandi arrivano dalle famiglie no-vax che formano un ostacolo a procedere in modo da salvaguardare sia la salute fisica che la crescita psicologica, cognitiva e relazionale degli adolescenti, è necessario far comprendere loro quanto sia importante la vaccinazione di tutti per garantire la riprese della normalità quanto prima”. A parlare è la vice presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, Giovanna Pontiggia. La psicologa sottolinea “Riprendere le lezioni in presenza significa attivare una serie di attività penalizzate da quasi due anni, ma soprattutto dare nuovo impulso allo sviluppo globale dei ragazzi. Certamente l’estate ha contribuito a farlo, ma la possibilità di dover nuovamente chiudere tutto non è poi così remota, e costringere i ragazzi ad altri lunghi periodi di lezioni on line, con una ricaduta sulla qualità della didattica e le problematiche psicologiche che ne conseguono, e che abbiamo ampiamente analizzato, è un rischio che bisogna scongiurare a tutti i costi con la responsabilità e consapevolezza di tutti”.
“Le esperienze di interazione sono una risorsa, un arricchimento, diventano fonte di conoscenza e vederle sostituite con uno scambio virtuale non è incoraggiante. Non vogliamo entrare nel merito delle logiche politiche” sottolinea la dottoressa Pontiggia, e conclude dicendo: “Ma ci auguriamo che si possa trovare un punto d’incontro tra decisori politici, famiglie e ragazzi per salvaguardare la salute di tutti. Più che mai questa pandemia ha consolidato il pensiero dell’impossibilità di scindere la salute fisica da quella mentale. Hanno una influenza reciproca indissolubile, pertanto devono essere tutelate entrambe”.