VITTIMA DI BULLISMO CONFESSA DI TOGLIERSI LA VITA. GLI PSICOLOGI PUGLIESI: “MAGGIORE ATTENZIONE AD UN FENOMENO SPESSO SOTTOVALUTATO”
“La risposta epidemiologica al virus covid-19 non può rappresentare un alibi alla carenza di cure e di assistenza psicologica e psicoterapeutica alla popolazione”
“Un’altra vittima di un problema sociale molto più grave di quanto possa sembrare”.
Con queste parole il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo commenta il salvataggio di un adolescente napoletano grazie all’intervento di un’amica tarantina che aveva raccolto su Instagram le sue intenzioni di suicidarsi a causa di ripetuti atti di bullismo.
“Si parla spesso della pericolosità del web” afferma Gesualdo. “In questo caso possiamo cogliere nella rete una declinazione positiva in quanto è stato un mezzo fondamentale per chiedere aiuto, l’ultimo, prima che si commettesse una tragedia”.
Il tentativo di suicidio rappresenta la massima espressione, la più disperata indubbiamente, della fragilità dell’essere umano, la richiesta estrema di aiuto.
Una tragedia evitata grazie al coraggio e alla prontezza di un coetaneo. In particolar modo le fasce dell’infanzia e dell’adolescenza appaiono sguarnite di protezione, così come pressate sono in questo momento le famiglie e soprattutto le donne su cui ricade sovente l’onere della didattica a distanza.
È indispensabile costruire una rete di assistenza psicologica, anche di emergenza, che coinvolga strutture pubbliche e psicologi convenzionati che consenta l’esercizio del diritto alle cure psicologiche e psicoterapeutiche.
“La risposta epidemiologica al virus covid-19 che giustamente sta monopolizzando istituzioni, politica e mezzi di comunicazione” non può rappresentare un alibi alla carenza di cure e di assistenza psicologica e psicoterapeutica alla popolazione.