Scommesse online. Di Gioia: “Il fenomeno della dipendenza va affrontato a livello sociale”
“Bene il contrasto alla mafia, ma resta il fenomeno della dipendenza che va affrontato a livello sociale”
Il Presidente dell’Ordine degli psicologi della regione Puglia commenta l’operazione della DDA di Bari: “L’online rende difficile misurare un fenomeno in crescita costante”
“Lo spaccato che emerge dalle notizie finora diffuse è piuttosto inquietante e conferma la necessità di considerare la ludopatia come un’emergenza nazionale”. È il commento del presidente dell’Ordine degli Psicologi della regione Puglia, Antonio Di Gioia, sull’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Bari sulle scommesse online. “Parliamo di un fenomeno che, con la diffusione delle piattaforme virtuali, diventa sempre più sommerso e via via in espansione. Fino a qualche anno fa potevi intercettare i giocatori incalliti nelle sale giochi, oggi, invece, il gioco online isola sempre di più proprio le persone che necessitano di aiuto, rendendo impossibile intervenire con azioni di prevenzione e iniziative multiprofessionali. E troppo spesso la richiesta di aiuto giunge solo con l’angoscia e la disperazione dovute al forte indebitamento”.
“La dipendenza dal gioco è grave quanto le altre dipendenze”, prosegue Di Gioia. “Anzi, se vogliamo è ancora più devastante, perché non ha ripercussioni solo sull’individuo affetto da questa patologia, ma anche su chi gli sta accanto, la famiglia in primis. E purtroppo, come abbiamo visto, queste persone corrono il rischio di diventare vittime di un sistema mafioso. L’operazione di oggi dimostra che lo Stato c’è e sta lavorando per contrastare le organizzazioni criminali, ma purtroppo non basta per intervenire sul fenomeno. Serve altro. C’è bisogno di una campagna vigorosa, che deve partire dalle scuole. E c’è bisogno di professionisti, in un’ottica multiprofessionale, e di psicologi esperti in grado di dare il proprio contributo non solo per aiutare persone affette da ludopatia, ma anche per fare prevenzione ed evitare che si possa cadere in questa forma di dipendenza”.