“La Psicologia dell’Emergenza: esperienza e modelli di intervento in un convegno a Bari” – PugliaIn – 13 febbraio 2017
Il giornale d’informazione online PugliaIn ha dedicato il seguente articolo all’evento La Psicologia dell’Emergenze: esperienze e modelli d’intervento.
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Il 15 febbraio presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci si terrà il convegno “La Psicologia dell’Emergenza: esperienza e modelli di intervento”, organizzato dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia con la preziosa collaborazione delle Associazioni intervenute durante i tragici avvenimenti dello scorso 12 luglio, quando un gravissimo incidente ferroviario tra Corato ed Andria ha preteso il suo tributo di 23 vittime e di oltre 50 feriti.
Nell’occasione, il Presidente dell’Ordine avrà l’onore di ringraziare e consegnare un attestato di encomio per l’altruismo, la solidarietà e lo straordinario impegno professionale a tutti gli psicologi che hanno contribuito nelle diverse fasi di psicologia dell’emergenza, sia durante la tragedia ferroviaria dello scorso 12 luglio in Puglia, sia durante le operazioni di soccorso a seguito del terremoto in Centro Italia.
Non è la prima volta che in Puglia viene attivato nell’immediatezza dell’evento traumatico, ma anche nelle fasi successive all’emergenza, un piano di intervento che coinvolge Protezione Civile, Ordine degli Psicologi e Associazioni di psicologia dell’emergenza. Tra i precedenti si ricorda l’incidente all’ATR 72 in viaggio verso Djerba nel 2006, il naufragio della Norman Atlantic nel 2014, la strage a seguito dell’esplosione dell’azienda Bruscella nel 2015.
“Gli psicologi pugliesi – afferma il Presidente dell’Ordine Antonio Di Gioia – hanno dimostrato ancora una volta di essere disponibili ad intervenire in situazioni critiche confermando professionalità, senso di responsabilità, spirito di solidarietà al servizio dell’intera comunità.”.
Il convegno ha, tra l’altro, l’obiettivo di illustrare i protocolli di intervento, i contributi, le strategie di gestione nell’ambito della psicologia dell’emergenza, sia durante le fasi critiche sia nel post emergenza, e sottolineare l’importanza della formazione e la dimensione multidisciplinare dei professionisti che operano in questi ambiti.